sabato 21 febbraio 2015

. IN UN LUOGO COMUNE .

Sarà una tiepida mattina di primavera, forse sarà aprile.
Sì, sarà aprile
Avrò una nuova consapevolezza addosso e magari anche un nuovo vestito, corto, e delle scarpe appena comprate, di quelle scomode ma lucide, attirasguardi ma da bolla immediata sul tallone, per capirci.
Sarò sicura di me, il finestrino un po' abbassato, l'aria tra i capelli biondi che chissenefrega se domani avrò la sinusite. Oggi è oggi. Domani scatarro.
Sarà in quello stato di luccichìo mentale che lo vedrò e deciderò di provarci subito.
Una cosa mai fatta prima nella vita, un embolo improvviso. Avrò in me una strana sicurezza che mi renderà fiera ma con addosso anche una giusta dose di imbarazzo.
Una tigre davanti ad una bistecca di soia.
Frenerò, lo punterò, farò retromarcia.
'Sei mio'.
Non ce la farò al primo tentativo, ma non ne sarò stupita. Non mi perderò d'animo e ritenterò una seconda volta e poi anche una terza. E una quarta e una quinta. E pure una sesta.
Una piccola folla di curiosi si avvicinerà e due anziani si metteranno alle estremità del parcheggio e faranno gesti con le braccia e le mani come a dire 'qua davanti ha ancora tanto così! Venga, venga!' e 'Si fermi, bojafauss, qua non ci sta manco più uno spillo!'
Ma io non li guarderò, vorrò fare tutto da sola.
Il mio primo parcheggio in retro.
Verrà la notte, la folla poco alla volta si disperderà, gli anziani andranno a casa loro a sperare di risvegliarsi la mattina dopo ed io continuerò a provare e a riprovare.
Diventerò un fenomeno mediatico, televisivo, da social network.
Tutti faranno battute sulla donna coraggiosa che vuole parcheggiare in retromarcia.
Battute tutte uguali, smitragliate di battute, raffiche di freddure.
Quando tutti i giochi di parole sulla retromarcia, i parcheggi e la donna al volante che è pericolo costante saranno esauriti, si accorgeranno che sono pure bionda. E potranno ricominciare daccapo.
Una famosa casa automobilistica regalerà due Suv ai proprietari delle macchine in cui starò disperatamente cercando di infilarmi da settimane per evitare loro di toglierle e consentirmi di continuare a provare.
Un'autobotte carica di benzina sarà pronta a farmi il pieno ad ogni ora del giorno e della notte.
Una nota marca di assorbenti con le ali attaccherà striscioni sulla mia auto, avrò uno sponsor e non saprò che farmene.
Allo Show dei Record mi dedicheranno una puntata intera: 'La donna che tenta un parcheggio in retro da quasi 15 anni.' Opinionisti del calibro di Signorini e Bunga -uno degli elefanti di Moira Orfei- parleranno di me seduti su un divanetto rosso.
Il video dei miei tentativi parcheggiferi passerà su Studio Aperto tra un gattino che lecca un coniglietto nano e un marito che è innocente fino a prova contraria, però intanto guardiamo che pashmina usava e psicanalizziamolo, il bastardo.
Vedrò albe e tramonti e il funerale di uno dei due vecchi.
Vedrò un ragazzino coi capelli rossi crescere e diventare una splendida donna.
Vedrò l'arbre magique al pino scolorire, diventare bianco, accartocciarsi e diventare polvere.
Forse mi commuoverò.
Vedrò il capo del marketing della nota marca di assorbenti togliere lo striscione dal cofano della mia auto, buttarlo in un bidone dell'indifferenziata e sostituirlo con un lucido adesivo col marchio di pannoloni per l'incontinenza.
Poi, all'improvviso, non vedrò più nessuno.
Sarò passata di moda.
Forse, da qualche parte, nel mondo, una giovane sposa starà tentando di cucinare meglio della madre del suo novello marito e tutti i riflettori saranno puntati su di lei.
Sarà allora che chiuderò gli occhi, accarezzerò piano il volante e spingerò il piede sull'acceleratore, lieve, per l'ultima volta. Un respiro, ancora uno e poi la macchina sarà finalmente ferma, storta, tra un dentro e un fuori.
Quando mi troveranno non riusciranno fare a meno di commentare: 'Beh... Se l'è proprio cercata.'